Rubriche di
Patrizia Fontana Roca


VANGELO DI LUCA (III)

 

Luca - Capitolo 19
Zaccheo

[1] Entrato in Gerico, attraversava la città.
[2] Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,
[3] cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
[4] Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
[5] Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
[6] In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
[7] Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!».
[8] Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
[9] Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo;
[10] il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parabola delle mine

 

[11] Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.
[12] Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.
[13] Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
[14] Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
[15] Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.

[16] Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.
[17] Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
[18] Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.
[19] Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.
[20] Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto;
[21] avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.
[22] Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
[23] perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi.
[24] Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci
[25] Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine!
[26] Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
[27] E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».

V. MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMME
Ingresso messianico a Gerusalemme

[28] Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.
[29] Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo:
[30] «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui.
[31] E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno».
[32] Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto.
[33] Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?».
[34] Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
[35] Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.

[36] Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
[37] Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
[38] «Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».

 

Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli

[39] Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli».
[40] Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».


Lamento su Gerusalemme

[41] Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo:
[42] «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi.
[43] Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;
[44] abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

   

I venditori cacciati dal tempio

[45] Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori,
[46] dicendo: «Sta scritto:
La mia casa sarà casa di preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

Insegnamento nel tempio

[47] Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo;
[48] ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

 

Luca - Capitolo 20

Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù

[1] Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo:
[2] «Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità».
[3] E Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi:
[4] Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?».
[5] Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?".
[6] E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta».
[7] Risposero quindi di non saperlo.
[8] E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose».


Parabola dei vignaioli omicidi

[9] Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo.
[10] A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.
[11] Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote.
[12] Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono.

[13] Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto.
[14] Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra.
[15] E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
[16] Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!».
[17] Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto:
La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata testata d'angolo?
[18] Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà».
[19] Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro.

 

Il tributo a Cesare

[20] Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore.
[21] Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio.
[22] E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?».
[23] Conoscendo la loro malizia, disse:

[24] «Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare».
[25] Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio».
[26] Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

 

La risurrezione dei morti

[27] Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda:
[28] «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
[29] C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
[30] Allora la prese il secondo
[31] e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli.
[32] Da ultimo anche la donna morì.
[33] Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
[34] Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
[35] ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
[36] e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
[37] Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
[38] Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».
[39] Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
[40] E non osavano più fargli alcuna domanda.


Il Cristo, figlio e signore di Davide

[41] Egli poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide,
[42] se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,
[43] finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?
[44] Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?».

Gli scribi giudicati da Gesù

[45] E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli:
[46] «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
[47] divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa»


Luca - Capitolo 21
L'obolo della vedova

[1] Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
[2] Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli
[3] e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
[4] Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere»

 

Discorso sulla rovina di Gerusalemme. Introduzione

5] Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse:
[6] «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta».
[7] Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».

I segni premonitori

[8] Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli.
[9] Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».

[10] Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
[11] e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.
[12] Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
[13] Questo vi darà occasione di render testimonianza.
[14] Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa;
[15] io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
[16] Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi;
[17] sarete odiati da tutti per causa del mio nome.
[18] Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
[19] Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

L'assedio

[20] Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina.
[21] Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città;
[22] saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.

La catastrofe e i tempi dei pagani

[23] Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
[24] Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.


 

Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa del Figlio dell'uomo

[25] Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
[26] mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
[27] Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
[28] Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».


Parabola del fico

[29] E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante;
[30] quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina.
[31] Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
[32] In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
[33] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.


Vegliare per non essere sorpresi

[34] State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
[35] come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
[36] Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».


Gli ultimi giorni di Gesù

[37] Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi.
[38] E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.


Luca - Capitolo 22

VI. LA PASSIONE
Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda


[1] Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua,
[2] e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo.
[3] Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici.
[4] Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani.
[5] Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
[6] Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.


Preparativi della cena pasquale

[7] Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
[8] Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare».
[9] Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?».
[10] Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà
[11] e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
[12] Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate».
[13] Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.


La cena pasquale

[14] Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui,
[15] e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
[16] poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».
[17] E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi,
[18] poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio»


Istituzione dell'Eucaristia

[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».


Annunzio del tradimento di Giuda

[21] «Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
[22] Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!».
[23] Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.


Chi è il più grande?

[24] Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
[25] Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori.
[26] Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.
[27] Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.


Ricompensa promessa agli apostoli

[28] Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
[29] e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me,
[30] perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.


Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro

[31] Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;
[32] ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli».
[33] E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte».
[34] Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».


L'ora del combattimento decisivo

[35] Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla».
[36] Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
[37] Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine».
[38] Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!».

 

Sul monte degli Ulivi

 

[39] Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
[40] Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione».
[41] Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
[42] «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
[43] Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
[44] In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
[45] Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
[46] E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

   

L'arresto di Gesù

[47] Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
[48] Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?».
[49] Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
[50] E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
[51] Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì.
[52] Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
[53] Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre».


Rinnegamenti di Pietro

[54] Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
[55] Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
[56] Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui».
[57] Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!».
[58] Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!».
[59] Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo».
[60] Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
[61] Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte».
[62] E, uscito, pianse amaramente.

Primi oltraggi

[63] Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano,
[64] lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?».
[65] E molti altri insulti dicevano contro di lui.


Gesù davanti al sinedrio

[66] Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:
[67] «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;
[68] se vi interrogo, non mi risponderete.
[69] Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio».
[70] Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono».
[71] Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».


Luca - Capitolo 23

Gesù davanti a Pilato


[1] Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato
[2] e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».
[3] Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
[4] Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo».

[5] Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
[6] Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
[7] e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.

Gesù davanti a Erode

[8] Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
[9] Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
[10] C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.
[11] Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.
[12] In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.


Gesù di nuovo davanti a Pilato

[13] Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,
[14] disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;
[15] e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.
[16] Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò».
[17] .
[18] Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».
[19] Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.

[20] Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.
[21] Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».
[22] Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».
[23] Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
[24] Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.
[25] Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.


Sulla via del Calvario

[26] Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
[27] Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.

[28] Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
[29] Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
[30] Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi!
e ai colli: Copriteci!
[31] Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
[32] Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.

La crocifissione

[33] Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
[34] Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.

 

Gesù in croce deriso e oltraggiato

[35] Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
[36] Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano:
[37] «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
[38] C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

 

Il "buon ladrone"

[39] Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».
[40] Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? [41] Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».
[42] E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
[43] Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».


La morte di Gesù

[44] Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
[45] Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
[46] Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

Dopo la morte di Gesù

[47] Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto».
[48] Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
[49] Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.

La sepoltura

 

 

[50] C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.
[51] Non aveva aderito alla decisione e all'operato deglialtri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
[52] Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
[53] Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
[54] Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato.
[55] Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
[56] poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

Luca - Capitolo 24

VII. DOPO LA RISURREZIONE
La tomba vuota. Messaggio dell'angelo

[1] Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.
[2] Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;
[3] ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
[4] Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
[5] Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
[6] Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,
[7] dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».
[8] Ed esse si ricordarono delle sue parole.


Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere delle donne

[9] E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
[10] Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
[11] Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.

Pietro alla tomba

[12] Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto.

[13]Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, [14]e conversavano di tutto quello che era accaduto. [15]Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16]Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. [17]Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; [18]uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».

[19] Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
[20] come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
[21] Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
[22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro
[23] e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
[24] Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
[25] Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
[26] Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
[27] E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
[28] Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
[29] Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
[30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
[31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.

[32] Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
[33] E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
[34] i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
[35] Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.


Gesù appare agli apostoli

[36] Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
[37] Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
[38] Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
[39] Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
[40] Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
[41] Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
[42] Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;
[43] egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Ultime istruzioni agli apostoli

[44] Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
[45] Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse:
[46] «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno
[47] e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
[48] Di questo voi siete testimoni.
[49] E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».

L'ascensione

[50] Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
[51] Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
[52] Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;
[53] e stavano sempre nel tempio lodando Dio


- Vangelo di Luca (I) - Cap. 1 - 9

 

- Vangelo di Luca (II) - Cap. 10-18


- Vangelo di Giovanni (I) - Cap. 1-10

- Vangelo di Giovanni (II) - Cap. 11-21


- Vangelo di Marco (I) - Cap. 1-8

- Vangelo Marco (II) - Cap. 9 - 15

 

-Vangelo di Matteo (I) - Cap. 1-10

- Vangelo di Matteo (II) - Cap. 11-18

- Vangelo di Matteo (III) - Cap. 19-28

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